L’innaffiatore del cervello di Passannante


L’innaffiatore del cervello di Passannante: L’anarchico che cercò di uccidere Umberto I di Savoia.

Di e con Ulderico Pesce

Lo spettacolo ha partecipato al Festival Internazionale di Teatro di Santarcangelo di Romagna e a festivals in Cile, Argentina e Perù.

C’era una volta un paese in Basilicata che si chiamava Salvia dove era nato un uomo: Giovanni Passannante.Nel 1878 con un coltellino con una lama di quattro dita cercò di uccidere il re Umberto I di Savoia. Condannato a morte la pena gli fu convertita in ergastolo mentre sua madre e i suoi fratelli furono immediatamente internati nel manicomio di Aversa. Passannante fu rinchiuso in una torre sull’isola d’Elba in una cella senza finestre sotto il livello del mare dove fu isolato per dieci anni. Si ammalò, cominciò a cibarsi dei propri escrementi. Anni dopo fu trasferito in un manicomio criminale dove morì nel 1910. Grazie alle teorie del Lombroso al cadavere fu tagliata la testa. Il cranio e il cervello esposti nel Museo Criminologico di Roma dove sono stati “ammirati” per quasi un secolo.

Grazie alle firme raccolte su questo sito i resti di Passannante sono stati sepolti nel suo paese natale. Quel paese si chiamava Salvia, ma fu ribattezzato “Savoia di Lucania” come ancora oggi si chiama.


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